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Recensione Guglielmo Tell

by Redazione

Siamo nel 1307 e i cantoni svizzeri sono vessati, sia economicamente che militarmente, dal Regno Asburgico di Alberto I (Ben Kingsley). Le spade degli austriaci sono forti, ma lo è altrettanto lo spirito di ribellione degli elvetici, come quello di Konrad Baumgarten (Sam Keeley), incapace di restare insensibile di fronte alle violenze del gabelliere (Billy Postlethwaite). Una vendetta che lo mette in serio pericolo, dovendo così chiedere aiuto a Guglielmo Tell (Claes Bang), un veterano delle crociate particolarmente abile con la balestra.

Claes Bang è Guglielmo Tell.

Coloro che in passato hanno amato e si emozionano ancora oggi di fronte a Il gladiatore di Ridley Scott, molto probabilmente apprezzeranno anche questo Guglielmo Tell di Nick Hamm, date le molte similitudini tra i due lungometraggi: una sceneggiatura con al suo interno personaggi realmente esistiti, ma anche ipotetici o inventati proprio per questa occasione, per raccontare in maniera leggermente diversa questa leggenda che scalda i cuori delle genti da secoli.

Oltre a personaggi già presenti nella leggenda originale, come Guglielmo Tell e suo figlio Walter (Tobias Jowett), il balivo Albrecht Gessler (Connor Swindells), Gertrude Stauffacher (Emily Beecham) e Werner Stauffacher (Rafe Spall), in questa nuova versione abbiamo personaggi del tutto inediti come Suna (Golshifteh Farahani) e il chierico Furst (Amar Chadha-Patel), due attori di chiara origine mediorientale. Una forzatura nella Svizzera del quattordicesimo secolo? Sì, ma non troppo, dal momento che queste scelte inclusive sono più che giustificate.

Il cast di Guglielmo Tell.

La bella Suna viene appunto dalla Palestina e ha incontrato e poi sposato Guglielmo Tell dopo averlo conosciuto proprio in Terra Santa. Le origini di Furst non sono invece mostrate, ma è facile supporre che si tratti di uno straniero convertitosi al cristianesimo e finito ad operare in Svizzera. Ci sono poi personaggi realmente esistiti come Alberto I d’Asburgo e Agnese d’Austria, anche se pure loro non sono poi così storicamente accurati (Ben Kingsley di solito è un vero trasformista per questo genere di ruoli, ma questa volta non assomiglia proprio al ritratto del vero re Alberto).

Insomma, come Il gladiatore, anche questo Guglielmo Tell andrebbe visto come una sorta di fantasy allegorico (stile 300 di Frank Miller/Snyder): un film in grado di far emozionare lo spettatore con una serie di ottime scene d’azione, ma anche di mantenere lo spirito della leggenda originale, ossia la lotta degli svizzeri contro l’oppressore straniero.

Ben Kingsley è Alberto I d’Asburgo.

Non è certamente alla pari del celebre film con protagonista Russell Crowe, ma ha comunque molto cuore e una tensione che ricorda un po’ la serie televisiva Il Trono di Spade, senza dimenticare l’ottima versione italiana.

Diretto da Massimo De Ambrosis (con i dialoghi di Carlotta Cosolo, l’assistenza di Federico Stucovitz, Manuel Serio come fonico di doppiaggio e Nadia Paone come fonico di mix) presso la Laser Film, il doppiaggio italiano di Guglielmo Tell è composto da un ricco numero di grandi professionisti. Il protagonista ha la voce di Alberto Angrisano, mentre per quel che riguarda gli altri personaggi principali abbiamo Alessandro Campaiola (Albrecht Gessler), Emanuela Ionica (Bertha), Valentina Favazza (Suna), Manuel Meli (Rudenz), Gianfranco Miranda (Furst), Alessandro Quarta (Werner Stauffacher), Niccolò Guidi (Strussi), Luca Biagini (Re Alberto I), Chiara Gioncardi (Gertrude), Davide Perino (Konrad Baumgarten) e Gianni Giuliano (Attinghausen).

Guglielmo Tell sarà nelle sale da giovedì 3 aprile 2025, distribuito da Eagle Pictures

VALERIO BRANDI

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