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Recensione Argylle – La super spia

by Redazione

In una località balneare della Grecia, due agenti speciali di nome Argylle (Henry Cavill) e Wyatt (John Cena) stanno affrontando una pericolosa organizzazione criminale capitanata da LaGrange (Dua Lipa). Missione compiuta? Ancora non si sa, perché… bisogna aspettare l’uscita del prossimo libro.  

Argylle (Henry Cavill) in azione.

Arylle e Wyatt non esistono nella realtà, ma solo sulla carta stampata, perché sono il frutto della mente di Elly Conway (Bryce Dallas Howard), scrittrice di romanzi spionistici molto brava nel suo lavoro, forse anche troppo. Le sue ultime pubblicazioni non solo sono state un successo di pubblico e di critica, ma hanno anche attirato le attenzioni di una vera organizzazione criminosa conosciuta come la Divisione, perché, in base a quanto le riferisce un effettivo agente di spionaggio come Aiden Wilde (Sam Rockwell), quello che ha scritto sui libri è successo davvero nel mondo reale, e quindi la Divisione ha intenzione di rapirla per impedirle di svelare ulteriormente i suoi loschi propositi.

Comincia dunque un viaggio a tre (perché c’è anche il gatto Alfie), dove ad abbondare non sarà solo il pericolo.

In Argylle – La super spia, il fatto che gli interpreti Henry Cavill, John Cena e Dua Lipa non siano i veri personaggi principali della storia, ma solo una fantasia della reale protagonista – oltre alla rocambolesca situazione in cui si ritrova immischiata improvvisamente quest’ultima – è solo un antipasto di tutti i colpi di scena messi in tavola e di cui non riveliamo altro per non rovinare la degustazione della prima visione. 

Bryce Dallas Howard e Sam Rockwell.

Certo, l’incipit del romanzo che diventa una (pericolosa) realtà per la scrittrice, non è una novità nel mondo del cinema (basti pensare al recente The Lost City con protagonista Sandra Bullock), ma a renderlo geniale e divertente è proprio la presenza di Cavill che, anche se non è il protagonista, le sue parole e la sua straordinaria forza fisica rivivono ogni volta che Elly Conway vede l’agente Wilde in azione, in una serie di sequenze che non solo mantengono vivo lo spettacolo grazie all’adrenalina del momento (anche per merito di ottimali riprese al rallentatore), ma che suscitano pure una spontanea ilarità nei confronti di chi sta guardando il lungometraggio.

Dua Lipa è LaGrange.

Oltre a questi “sogni ad occhi aperti”, è più che evidente la firma di Matthew Vaughn, il regista della fortunata saga di Kingsman (a tal proposito, non perdetevi la scena dopo pochi titoli di coda), per via di scene d’azione acrobatiche e futuristiche e per l’utilizzo di particolari armi improvvisate stile MacGyver, oltre al fatto che ritroviamo due attori già presenti in quella trilogia come Samuel L. Jackson e Sofia Boutella, senza dimenticare che Argylle – La super spia può vantare altri due interpreti di grande bravura e popolarità come Bryan Cranston (Breaking Bad) e Catherine O’Hara (la madre di Kevin in Mamma, ho perso l’aereo).

L’unico difetto che si può trovare in questo nuovo film di Vaughn (che dovrebbe essere il primo di una sua nuova trilogia) è che in alcune scene, soprattutto quelle ambientate in Grecia, l’utilizzo della CGI non è stato certo ottimale, ma fortunatamente sono appunto solo un piccolo neo di questo eccezionale nuovo film d’azione spionistico prodotto da Apple Studios e Marv Films e distribuito in Italia da Universal Pictures.

VALERIO BRANDI

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